Misurazione della composizione corporea

Il Body Impedence Analizer (BIA) è un dispositivo medico diagnostico non invasivo ad alta innovazione tecnologica che permette di analizzare con semplicità e precisione la composizione corporea attraverso la misura della bioimpedenza dell’organismo.

Il dispositivo è in grado di acquisire i parametri con un test della durata di circa 6 secondi, mediante l’applicazione di quattro elettrodi cutanei.

E’  utilizzato per valutare:

  • la struttura corporea (analisi quantitativa e qualitativa)

  • il peso biologico e il rapporto tra peso attuale e biologico

  • il metabolismo basale e la sua distribuzione per organo e tessuto

  • il grado di idratazione, equilibrio elettrolitico e turnover dell’acqua

  • l’infiammazione cronica e le alterazioni ormonali

  • la valutazione del rischio cardiovascolare

  • la densitometria corporea

    Misurazione Corporea

Considerazioni cliniche sui parametri rilevati

L’analisi della composizione corporea è una metodica consolidata utile per valutare e monitorare lo stato nutrizionale, il bilanciamento idrico, studiare il sovrappeso e l’obesità quantificando la tipologia delle masse presenti in un individuo e per valutare il livello del metabolismo basale.

I parametri rilevati più importanti sono i seguenti:

TBW  (Total Body Water, acqua totale)

L’acqua totale rappresenta la percentuale complessiva dei fluidi corporei rispetto al peso totale del soggetto; valori fisiologici si considerano quelli compresi tra 60% e 70% (durante l’infanzia il valore arriva al 77% e diminuisce progressivamente con l’età), mentre percentuali inferiori sono da ascrivere a condizioni di disidratazione, alla perdita di massa magra o all’aumento della massa grassa (essendo la gran parte della TBW contenuta nella massa magra), alla presenza di processi infiammatori cronici (che comportano il cambiamento della distribuzione idrica). Valori troppo bassi di TBW incidono anzitutto sull’idratazione dell’intestino crasso, determinando stipsi, alvo alterno, colon irritabile.

L’acqua, in quanto nutriente essenziale, rappresenta il solvente delle reazioni metaboliche, regola il volume cellulare, consente il trasporto dei nutrienti e lo smaltimento dei residui dei processi metabolici.

ICW (IntraCellular Water, acqua intracellulare) e ECW (ExtraCellular Water, acqua extracellulare)

ICW ed ECW (espressi in percentuale rispetto alla TBW) permettono di valutare il rapporto di distribuzione dei fluidi corporei fra i comparti intra ed extracellulare; i due valori sono in rapporto fisiologico quando l’ICW è pari al 60% e l’ECW al 40%.

Diversi fattori possono alterare il rapporto della distribuzione idrica.In particolare infiammazioni croniche, squilibri ormonali che aumentino i processi catabolici, o infezioni, portano al versamento dei fluidi cellulari nell’ambiente extracellulare (in seguito alla rottura della membrana cellulare), pertanto alla perdita dell’ICW in favore dell’ECW.

FFM (Fat Free Mass, massa magra) e FM (Fat Mass, massa grassa)

FFM e FM rappresentano le percentuali di massa magra e massa grassa rispetto al peso totale del soggetto; in condizioni di normalità la FM non dovrebbe superare il 25% del peso corporeo, pertanto il valore della FFM dovrebbe costituire almeno il 75% del peso totale.

Il rapporto tra FFM e FM non solo è determinante per il mantenimento del livello del metabolismo basale, ma è strettamente legato all’idratazione corporea complessiva (TBW) ed alla sua distribuzione (ICW ed ECW).

La perdita della FFM e l’aumento della FM portano all’abbassamento della TBW, e sono correlate all’alterazione del ritmo circadiano del cortisolo che, alterando il metabolismo glucidico, porta alla degradazione proteica (muscolare) per la produzione di amminoacidi utili alla sintesi di zuccheri (autocannibalismo della massa magra), e favorisce la sintesi di tessuto adiposo; la perdita della FFM è correlata inoltre a carenze ormonali (in particolare a carenza dell’ormone della crescita) che potrebbero quindi incidere su un peggioramento del rapporto tra ICW ed ECW.

Il controllo del rapporto tra FFM ed FM risulta quindi fondamentale durante l’aumento o la diminuzione del peso complessivo.

BMR (Basal Metabolic Rate, metabolismo basale)

Per metabolismo basale si intende la quantità di energia (espressa in Kcal giornaliere) consumata da un individuo che si trovi in condizioni di massimo riposo fisico e mentale, in una stanza a temperatura confortevole e a digiuno da circa 12 ore; buoni valori di BMR dovrebbero attestarsi attorno alle 1300-1400 Kcal giornaliere.

Il BMR è direttamente proporzionale alla FFM (massa magra), quindi la perdita della FFM e della TBW (acqua totale) determina sempre un abbassamento del BMR. Valori di BMR inferiori alle 1000 Kcal giornaliere si associano alla presenza di sintomi vaghi ed aspecifici (MUS) e ad alterazioni ormonali (asse HPA).

PA (Phase Angle, angolo di fase)

L’angolo di fase è legato direttamente all’integrità delle membrane cellulari, pertanto un valore particolarmente basso si associa a scarsa integrità delle membrane cellulari, o a scarsa massa cellulare. Una siffatta situazione è spesso legata ad eccessiva attività catabolica e trova riflesso in una perdita di ICW a favore dell’ECW, quando non addirittura in una perdita di FFM e TBW.

L’angolo di fase rappresenta un importante indice prognostico per monitorare la presenza e l’evoluzione dei processi infiammatori cronici.